Per l’occasione Carmen ripropone il caschetto da rocker del 1998 e per rendere completa l’atmosfera del passato torna al suo fianco anche il batterista di allora, Leif Searcy. Il resto è tutto stile: nel modo di vestire (abito laminato che richiama la sirena-icona dell’album), nell’espressione seria e concentrata che ogni tanto si lascia andare a qualche simpatico sberleffo, nelle poche parole che le si riescono a strappare tra una canzone e l’altra e nella coerenza artistica che la contraddistinguono dall’inizio della sua carriera.
L’atmosfera si scalda subito sulle note della rabbiosa “Besame Giuda” per poi proseguire con le altre perle dell’album: “Puramente casuale”, “Ennesima eclissi”, “Geisha”, “Sentivo l’odore”, “Eco di sirene”, “Autunno dolciastro”, “In funzione di nessuna logica”, “Contessa Miseria”, “Anello mancante” e la delicata “Quattordici luglio” dedicata alla madre, che, come ad ogni concerto, anche in questa tappa romana la seguiva premurosamente da dietro le quinte. Un inedito: “L’uomo meschino” che la cantautrice teneva nel cassetto da anni e che ha deciso di tirare fuori proprio in occasione di quest’ultimo lavoro discografico. Ma non mancano neppure alcuni dei suoi successi contenuti negli altri albumi: “Fino all’ultimo”, “Venere”, “Confusa e Felice”, “Per niente stanca”.
E per niente stanca, appare infatti dopo dieci anni la cantantessa, capace, oggi più che mai, di infondere energia e ipnotizzare il suo pubblico al solo tocco della sua chitarra.
Saluta il suo pubblico con “Amore di Plastica”, la canzone con cui è iniziato tutto: impossibile dimenticare quando quella sconosciuta cantante catanese dalla voce acerba e sbiascicata fece la sua apparizione sul palco di Sanremo proprio con questa canzone, sfidando con il suo stile i canoni tradizionali della canzone italiana. Oggi che è un’artista affermata dimostra di non aver dimenticato le sue origini, nonostante, si sia saputa sempre rinnovare e mettere in discussione. E forse proprio questo le ha fatto guadagnare la stima di fan e colleghi come dimostrano le collaborazioni con artisti ormai veterani della musica italiana quali Ornella Vanoni con cui duetta nella canzone l’ “Appuntamento”, e Franco Battiato, che ha voluto il suo contributo in uno dei suoi ultimi brani Tutto l’Universo obbedisce all’amore. E lo dimostrano inoltre le sue partecipazioni a film di successo di cui ha firmato le colonne sonore: L’ ultimo bacio, Saturno contro, I giorni dell’abbandono e da ultimo, L’uomo che ama. Insomma per dirlo a parole sue il Mediamente isterica Anniversary Deluxe era quello che mancava per segnare il suo passaggio da “bambina impertinente a donna con la D maiuscola”.