Anche quest'anno il Festival Internazionale del fumetto e dell'animazione ha tenuto fede al suo

Un altro evento che gli appassionati non avranno saltato è la proiezione di un nuovo lungometraggio dedicato ad un anime cult come Evangelion, che arricchisce un carnet già impreziosito dalle anteprime assolute di due opere d'animazione ispirate ad uno dei successi dello studio Gainax, Gurren Lagann. In generale i cultori dell'Oriente avranno sicuramente trovato pane per i propri denti a giudicare dalla lunga serie di iniziative volte ad approfondire la cultura J-Pop, passando da dibattiti sul mondo Otaku al recente trend delle Loligoth, senza dimenticare il tappeto rosso che viene steso ai piedi dei cosplayers che affollano per tutti i giorni della manifestazione gli stand, i corridoi e i prati della Nuova Fiera di Roma.
Forse proprio il grande fascino che Romics esercita sui cosplayers può implicitamente rivelare l'animo tormentato che si nasconde dietro la rassegna. Quella di una manifestazione che è diventata un punto di riferimento per il mondo del cosplay, per quello dell'animazione (grazie alla collaborazione con Castelli Animati, sempre curata da Luca Raffaelli) e del doppiaggio, ma che stenta a trovare una sua identità nel settore del fumetto.
Troppo vicina a Lucca sul calendario per convincere la maggioranza degli editori a presenziare a Roma con le novità più succose; trascurabile lo spazio riservato a venditori ed espositori rispetto a quello occupato da computer e tavoli da gioco nell'area entertainment; abbastanza deludente l'allestimento delle mostre che vengono dedicate a grandi firme o a determinati temi (quella sugli “americani a Roma” a cura della Scuola Romana dei Fumetti era onestamente povera e scarna, considerando l'abbondanza di materiale prodotto dai fumettisti italiani per le major americane),

Ma voglio concludere con una nota positiva e dunque vi lascio con la segnalazione dei principali premi assegnati nella giornata conclusiva di domenica, con la promessa di concentrarmi più diffusamente su alcuni di questi titoli nelle prossime settimane. E' diventata una lieta abitudine la presenza di Coconino Press nella lista dei premiati, quest'anno per merito di Lo scontro quotidiano di Manu Larcenet e Morti di sonno di Davide Reviati, nella categoria Miglior Libro di Scuola Europea, ma non sorprendono neanche i premi ad Anatomia del Desiderio di Koren Shadmi, pubblicazione Doubleshot, nella categoria Scuola Mediorientale, e il Gran Premio Romics a Rughe di Paco Roca, edito da Tunuè.
Diego Ciorra