ROMA– Uno spettacolo: c’è lo Stregatto, il Cappellaio matto e un personaggio di nome Alice. Tutto farebbe pensare a una rappresentazione del romanzo di Lewis Carroll, ma non è così. Il lavoro di Carla CassolaAlice si meraviglia, in scena dal 18 gennaio al 6 febbraio al Teatro Furio Camillo, non è una rilettura dell’opera dello scrittore inglese, ma un tuffo nel passato doloroso dell’autrice e interprete.
Non ho mai dato peso alle illazioni che circolano da sempre sul famoso autore di Alice nel Paese delle Meraviglie. Forse non ho mai voluto credere che una favola così bella, nata da una mente geniale, possa essere stata il frutto di un interesse insano per delle giovinette.