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Salento: tra Greci e Tarantole

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[TRIP: NOTE DI VIAGGIO]

viaggi« Roma non ebbe vergogna di scrivere e far conoscere che, se essa aveva vinta la Grecia con le armi, la vinta Grecia vinse Roma con le arti e con le lettere sue. Greci siamo, ma da tremila anni in Italia stiamo… greco parliamo, ma non perché siamo stranieri, ma perché siamo la più vecchia gente del luogo»

            Domenicano Tondi, Glossa. La lingua greca del Salento,1935

 

Quello che sin dai tempi delle scuole elementari siamo abituati a chiamare il Tacco d’Italia, ovvero il Salento, era in origine una propagine della Magna Grecia e ancora oggi, proteso com’è nel mar Adriatico a soli 72 chilometri dall’Albania, dell’antica civiltà ellenica conserva la parlata.
Se infatti possiamo considerare il Salento diviso geograficamente dal resto della Puglia lungo una linea ideale che dall’Adriatico arriva fin nel cuore del Golfo di Taranto (area di Massafra), culturalmente, il confine si trova più a sud, lungo l’asse Taranto-Ostuni.
La Grecia Salentina (www.greciasalentina.org) è un’isola ellenofona costituita da ben 9 -Otranto_dal_bastione_dei_Pelasgicomuni (Calimera, Castrignano de’ Greci, Corigliano d’Otranto, Martano, Martignano, Melpignano, Soleto, Sternatia e Zollino), per un totale di 54 mila abitanti, dove ancora si parla il grecanico o griko, un dialetto neo-greco. Si tratta di un idioma che, scritto in caratteri latini, mischia appunto il neo-greco con vocaboli marcatamente leccesi e neolatini. E siccome alla tradizione, da queste parti ci tengono, nel 2001 è stata costituita l’Unione dei Comuni della Grecia Salentina con il preciso scopo di valorizzare e perpetuare il patrimonio culturale grike.

Qui il mare fa sentire il suo abbraccio rendendo il clima più umido che nel resto della Puglia. Umido, ma non piovoso: il che si traduce in temperature più afose d’estate e picchi di gelo d’inverno (questo più a causa del vento che batte la regione, che di un vero e proprio abbassamento del termometro).
L’estate offre colori incredibili, mare limpido e il profumo della terra arsa dal sole. Quanto a storia, come si può ben arguire, non mancano gli spunti. Tra torri costiere d’avvistamento, chiese e masserie fortificate, ce ne sono di posti da visitare, se proprio non fate vita da lucertole al sole.

Notte_tarantaIl Salento è famoso per le sue pazze notti in musica. Eco sempre più vasta ha assunto in particolare la Notte della Taranta, festival di musica popolare locale, la pizzica, che si svolge nel mese di agosto in vari comuni della Grecìa Salentina e non solo. L’evento è nato nel 1998 proprio su iniziativa dell’Unione dei Comuni ellenofoni e dell’Istituto Diego Carpitella, per ibridare la musica folklorica locale con altre tradizioni, alla ricerca di sonorità nuove e contemporanee. La Notte della Taranta richiama non solo l’attenzione dei salentini, ma anche quella di frequentatori provenienti da tutta Italia. Oltre alla promozione della musica locale si è riusciti così anche a rilanciare il territorio e la sua offerta culturale. Si tengono concerti in diversi paesi, per poi arrivare al gran finale, che si tiene a Melpignano, con decine di migliaia di spettatori che ballano tutta la notte sui ritmi forsennati dall’Orchestra Popolare Notte della Taranta.
Quest’estate, allora, tutti a ballare in Puglia… Puglia… Puglia… 

INFO COME ARRIVARE E DOVE ANDARE
Una sola raccomandazione: vale la pena “aggirarsi” da queste parti con macchina propria, per andare alla scoperta delle spiagge nascoste, dei paesi e soprattutto per ovviare a una rete di collegamenti pubblici non proprio fornitissima. Sono coperte le tratte fondamentali, ma la tabella degli orari non è sempre ideale. Un’amica ha impiegato meno a tornare da Washington a Milano, di me che da Gallipoli rientravo sempre nel capoluogo lombardo…

Foto di Otranto dal Bastione dei Pelasgi di Freddyballo (file licenziato in base ai termini della GNU Free Documentation License, Versione 1.2 o successive pubblicata dalla Free Software Foundation)
– Foto della notte della Taranta di Sonia Stornaiuolo (file licenziato in base ai termini della licenza Creative Commons Attribuzione 2.0 – CC-BY-2.0)

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