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MigrArti 2017: parte il 2 giugno la festa dell’integrazione

Immagini Sito MigrArti.008Parte il 2 giugno alle 19 in occasione della Festa della Repubblica alle 19 presso il Giardino ritrovato di Palazzo Venezia,  la seconda edizione di MigrArti. Abbiamo intervistato Paolo Masini, curatore della rassegna e consiglieri del Ministro Franceschini.

O.R. Dott. Masini, l’integrazione attraverso l’arte. Modello semplice e allo stesso tempo innovativo.
P.M. Con MigrArti abbiamo pensato ad un capovolgimento del concetto di integrazione e conoscenza dell’Altro, non più solo dal punto di vista sociale, ma dal punto di vista più propriamente culturale, di avvicinarsi attraverso le espressioni artistiche di diversi popoli. Questo è un progetto culturale che attraverso un bando chiama ad esibirsi gruppi di diversa provenienza. E’ un bando che però presenta un vincolo, se così vogliamo chiamarlo, e cioè che ogni gruppo abbia un partner già attivo nell’ambito del sociale, che sia già impegnato in attività di integrazione.

O.R. Ci spieghi meglio cosa prevede questo partenariato.
P.M. Il partenariato quest’anno coinvolge oltre 5000 operatori in tutta Italia, un successo che ogni anno è crescente e sempre più coinvolgente. I soggetti proponenti, che quest’anno sono stati chiamati a legarsi in modo esclusivo al progetto presentato, rappresentano l’intero arco delle realtà del terzo settore, dalle associazioni laiche alle comunità religiose fino alle organizzazioni non governative.

O.R. MigrArti coinvolge tante associazioni e propone iniziative in tutta Italia. Come è strutturato?
P.M. MigrArti è suddiviso in due grandi sezioni: quella dello spettacolo dal vivo con musica, teatro e danza, e quella dedicata al cinema, con una rassegna scelta di film e con una selezione di corti, sia documentari che fiction. 
Quella di quest’anno è un’edizione ricca di novità con il Premio Migrarti dello spettacolo dal vivo che si terrà dal 6 all’8 ottobre a Pistoia, quest’anno capitale italiana della cultura. Il premio è rappresentato da un’opera di una studentessa del liceo artistico di Merano,  ispirata e dedicata agli sbarchi di Lampedusa, che lo scorso è stata selezionata come simbolo di questo progetto. 
E poi ancora, la collaborazione con Cartoon on the bay della Rai che ha portato al Premio Migrarti Cartoon, i cui vincitori sono stati presentati  a Torino, le menzioni speciali alle sceneggiature g2 e nuovi italiani, conferite a marzo in occasione del festival Cortinametraggio, il premio miglior sceneggiatore g2 per il documentario che verrà attribuito a luglio a Trieste nel contesto del Festival ShorTS, e la conferma del premio per i cortometraggi alla Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica della Biennale di Venezia del prossimo settembre.

O.R. Siete soddisfatti di come sta andando questa seconda edizione?
P.M. Per lo spettacolo dal vivo, abbiamo selezionato 36 domande sulle 159 pervenute e sono 829 le realtà coinvolte; le regioni più attive sono il Lazio, la Sicilia e la Toscana, ciascuna con cinque progetti finanziati. Lazio e Roma hanno un cartellone ricchissimo.
Per il cinema, poi, sono state selezionate 40 domande su 214 con 637 realtà coinvolte. In particolare verranno sostenuti 12 rassegne cinematografiche, 13 documentari, 12 film e 3 prodotti di animazione. Le 12 rassegne si terranno prevalentemente nel Lazio, in Lombardia e in Piemonte. Le comunità più rappresentate sono quelle di Senegal, Marocco, Camerun, Romania, Cina e Tunisia.

O.R. Ci sveli una chicca.
P.M. Ad aprire la seconda edizione di MigrArti 2017 sarà La Piccola Orchestra di Tor Pignattara, costituita da ragazzi di diversi nazioni e g2 (Filippine, Eritrea, Cina,  Egitto, Nigeria, Senegal, Romania, oltre che chiaramente all’Italia), che si esibiranno con una composizione originale dell’Inno di Mameli, per onorare la Festa della Repubblica italiana. Vogliamo che tutti, anziani e bambini, italiani e stranieri, la cantino in un coro unico e solidale.
 “Migrarti ha il pregio di far emergere la straordinaria vitalità delle comunità presenti in Italia” “Siamo in un momento molto difficile, attraversato da antiche e nuove paure che possono essere affrontate e superate solo attraverso il confronto e la reciproca conoscenza resa possibile da iniziative come questa, ha dichiarato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. Migrarti alimenta l’incontro e lo scambio e dà ai vecchi e nuovi italiani la possibilità di superare le barriere culturali. Per questo sono state poste le condizioni per far proseguire anche in futuro questa positiva esperienza”.

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