Un’altra pagina di poesia è stata scritta. Erri De Luca ne è il felice autore. Noi non possiamo che leggere e apprezzare, ricordando che l’arte della scrittura è tutt’altro dalle diatribe mediatiche delle grandi case editrici che si contendono il Premio Strega.
L’avevo aspettato tanto. Avevo desiderato così tanto sapere come sarebbe finito il quarto e conclusivo capitolo della saga fantasy, Il ciclo dell’eredità, di Christopher Paolini, che ora, a conti fatti e a 821 pagine di Inheritance finite di leggere, mi sento come svuotata e con un senso di non compiuto dentro.
A più riprese mi sono chiesta se continuare in questo silenzio senza senso o se dare un senso alle parole per trovare quelle giuste e raccontarvi del mio prossimo progetto. Alla fine ha vinto la voglia di dire (non sapendomi tenere un cecio in bocca, come direbbero i miei conterranei), anche in virtù del fatto che è Natale e che mi sembrava quantomeno appropriato portare in dono almeno un piccolo presente ai miei cari e fedeli lettori.
Un giornalista ed una volontaria e portavoce della Crocerossa Italiana. Due voci al singolare che parlano al plurale della diversità, del dolore del’emigrazione e della situazione delirante di Lampedusa, isola di sbarchi dove il tempo si è fermato.
Un Leon de Winter in stato di grazia ci presenta per i tipi della Marcos y Marcos un thriller fantapolitico mescolato sapientemente all’annosa questione del rapporto genitori- figli.
Sarà perché ho sempre avuto una naturale inclinazione a considerare il Sud del Mondo come una porzione verace del Pianeta Terra. Sarà perché quando sento parlare d’Africa mi si rimescola il sangue e sento scorrere forte un desiderio, che è quasi nostalgico, di “vedere” (premettendo ovviamente che, nella mia vita, finora, non ho mai avuto il piacere di mettere piede in terra africana).
Curioso e grottesco parallelismo tra cibo e sesso, questo romanzo di Christine Leuners: a tratti gustoso e malizioso, in ogni caso oniricamente surreale.
Dopo giorni di accese e divertite conversazioni facebookiane, davvero non ho potuto resistere al richiamo di sangue (rimescolato per la stizza e l’orrore) alla notizia che la pagina facebook dello scrittore e poeta (?) brasiliano Paulo Coelho conta ben 5.860.417 fan.
Incredibile Mykle Hansen, scrittore e performer specializzato in narrativa surreale e satirica che porta alla ribalta italiana da Portland (Oregon) questo splendido romanzo politically uncorrect per i tipi di Meridiano Zero.