Tommaso Della Longa e Laura Bastianetto ci lasciano, sotto forma di romanzo corale un resoconto dettagliato della loro esperienza umana e lavorativa a Lampedusa, isola siciliana, famosa per gli sbarchi dall’Africa Mediterranea, piccolo lembo di terra in mezzo al mare tra Europa e Africa.
Ed è la storia del delirio dei Centri di Prima Accoglienza, dei posti che non ci sono, della diffidenza e dell’umanità, del sonno perso a cercare di raccattare gente dispersa in mare e del sonno perso su un barcone che rischia da un momento all’altro di ribaltarsi o affondare.
Un libro che è un ritratto autentico e doloroso insieme, questo Lampedusa. Cronache dall'isola che non c'è delle

Rumore del mare, rumore del vento, odore di tragedia e di paura: medici, infermieri, autoctoni, gente di mare, poliziotti, volontari, giornalisti, ogni voce è un flusso di coscienza, un segmento lineare e realistico della narrazione e tutte insieme danno vita ad un libro-testimonianza, che ci restituisce un ritratto vero e sofferto di un’Isola che, per lo Stato Italiano, era come se non ci fosse.
“L’isola è un’ancora e una stregoneria. Vitale arrivarci, quasi impossibile andarsene. Sfugge anche a raccontarla”, mentre i numeri conteggiati sul molo diventano persone che hanno fame, sete, freddo, paura, voci di un mosaico di energia e urgenza di ricominciare, per avere una nuova possibilità, una possibilità migliore di vita.
Un racconto doloroso e dolce, dove è proprio l’amore in prima linea a tirare le fila del racconto: amore per l’isola, amore per la vita.
Laura Bastianetto - Tommaso Della Longa, Lampedusa. Cronache dall'isola che non c'è, Edizioni Ensemble, pag. 137, € 14
Eva Kent (eva Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)