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Romics 2011: Thor, Nirvana e il ricordo di Bonelli

diegociorra
[STREAP-TEASE: FUMETTI MESSI A NUDO]

diegociorraAvrebbe dovuto essere il Romics di Thor. La pellicola diretta da Branagh arrivava al mercato italiano nel formato Blu-Ray, giusto in tempo per la manifestazione fumettistica più importante del panorama romano.

Proiezione presso la sala conferenze e ospite d’eccezione Tom Hiddleston, l’attore che ha interpretato Loki, arcinemico del Dio del Tuono. Ma a discapito del nome tempestoso che contraddistingue la ben nota divinità norrena, è stato un altro il fulmine a ciel sereno che ha sconvolto la Nuova Fiera di Roma e tutto il panorama del fumetto nostrano.
Sulla morte di Guido Nolitta, alias Sergio Bonelli, si è già detto molto in questi giorni, sebbene a nostro avviso difficilmente parrà mai abbastanza. Del resto l’incolmabilità è una delle caratteristiche principali del vuoto, e quello che Bonelli ha lasciato nei nostri cuori è qualcosa con cui dovremo imparare a convivere per molti anni. “Ciao, Sergio”, e un guestbook sono tutto ciò che ha occupato lo spazio dedicato allo stand di uno dei principali editori italiani di fumetti. Un IMG_0303doveroso lutto al quale si è unita tutta la manifestazione.

L’evento capitolino è stato tuttavia anche foriero di notizie interessanti per quanto riguarda i piani editoriali delle maggiori case editrici italiane. A cominciare dalla Panini Comics, che ha dato il primo assaggio di quella che sarà la sua nuova e irriverentissima serie, tutta italiana. Quel Nirvana, di Emiliano Pagani e Daniele Caluri, di cui avevamo già fornito qualche anticipazione, e che presto arriverà nelle edicole italiane a partire da novembre. Sui banchi dello stand modenese è stato possibile reperire il numero zero della serie, un albetto spillato con le prime rivelazioni di quella che promette di essere la serie più politically incorrect di questi ultimi anni.
Naturalmente non sono mancate le anticipazioni sui prossimi progetti editoriali Marvel, come l’eclatante scissione della serie Devil&Hulk, la strana coppia dal genere narrativo apparentemente agli antipodi che ci aveva accompagnato per quasi una ventina d’anni. Il Rosso e il Verde divorziano editorialmente per imbarcarsi in due testate separate, affiancate da nuovi comprimari (come il Punitore, Ghost Rider e I Difensori) e nuove gestioni narrative.
Per quanto riguarda invece la situazione italiana della Dc Comics, secondo colosso editoriale americano in fatto di supereroi, la faccenda si fa un po’ più complicata. L’attuale editore italiano (che poi italiano non è), Planeta DeAgostini, presto cederà il passo alla neonata Lion Comics, divisione della RW legata a Alastor e Pegasus distribuzioni. Il nuovo editore ha rassicurato gli animi per quanto riguarda il mantenimento di alcune serie ex DeAgostini, e ha annunciato l’uscita di cinque numeri zero legati ai maggiori supereroi della DC: Superman, Batman, Lanterna Verde, Flash e Wonder Woman. Tra i lanci più gustosi, la ristampa di Transmetropolitan di Warren Ellis e Darick Robertson e della spassosissima JLA International di Keith Giffen, J.M. De Matteis e Kevin Maguire.
IMG_0335Grandi novità anche per la Star Comics, che continua a puntare sulle produzioni italiane e lancia altre 5 nuove testate. Il tutto senza naturalmente dimenticarsi dell’universo nipponico, con l’uscita del secondo volume di One Piece Color Walk e degli attesissimi Melty Blood e Shingetsusan Tsukihime.
Sempre in ambito giapponese, scopriamo che la Planet Manga lancerà almeno 4 nuove serie shojo, mentre per la Gp Publishing è atteso tra le novità il commovente Usagi Drop, di Yumi Unita. Infine, arriva per la Magic Press la nuova linea 801, dedicata esclusivamente ai manga Yaoi (storie romantiche e mature di stampo prettamente omosessuale). Sul banco della casa editrice romana era inoltre esposto l’attesissimo Astro City: L’Età Oscura di Kurt Busiek e Brandon Peterson.
Ma le vere attrazioni della manifestazione capitolina sono stati come sempre i numerosi cosplayer giunti da tutta Italia: dal classico Lupin a Misa Amane di Death Note, dalla principessa Peach in rigoroso sovrappeso, agli eroi di Star Wars, nei loro costosissimi costumi e spade laser. Quello che per più di dieci anni è stato il nostro appuntamento fisso in fatto di fumetti, ha ormai assunto le caratteristiche di una vera e propria tradizione capitolina, alla quale ci è impossibile sottrarci.

Giampiero Amodeo

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