Il bar notturno in piazza Camerino a Roma fa il miglior caffè della zona: dopo una serata al Circolo degli Artisti o un giro nel quartiere Pigneto non riesco a resistere alla tentazione di un espresso affogato in un crema zuccherosa e decorato con simpatiche faccine di cioccolato. Una vera delizia da gustare anche seduti sulle panchine della triste piazza Camerino.
Tutto si scioglie sotto questo caldo asfissiante, sarà Caronte o forse Minosse. Quando ascolto le previsioni del tempo, come faceva mio nonno, non accontentandosi la mattina di aprire le finestre e anticipando alla sera prima le preoccupazioni per la pioggia o il caldo che gli avrebbe tolto il respiro il giorno dopo.
“Se guardi nei buchi di quelle porte potrai vedere dei film, ma sono porno!” Così l’assistente di sala, un po’ imbarazzata, mi avvisa di fronte alle due porte disegnate con mille frame di Valentina in mille pose e posizioni.
A Londra è arrivato il bel tempo, peccato non trovarsi lì adesso, vistare i parchi di quella città mi sarebbe piaciuto, invece la mia prima volta a Londra è stata decisamente umida. Quindi per forza di cose era necessario trovare un riparo, ma non sempre tutti i mali vengono per nuocere!
Più di duecento i tatuatori nella tre giorni (dal 4 al 6 maggio) dell’International Tattoo Expo la convention romana ospitata dall’Hotel Ergife. Vi immaginate oltre duecento rotative ronzare all’unisono mentre sul palcoscenico si alternano spettacoli di burlesque e musica metal?
Vi ricordate i personaggi delle serie di cartoni che i primi canali privati della TV nazionale hanno portato nelle nostre vite lasciandoci il vuoto dei finali e di tutte le scene tagliate dalla censura?
Jack Zipes scrive che Albert Einstein, avvicinato da una donna che gli chiedeva come educare il proprio figlio, avesse risposto semplicemente che doveva leggergli delle favole. Magari la teoria della relatività sarà superata, ma credo che questo suo consiglio sia ancora valido. E se posso aggiungere una postilla all’illustre scienziato, penso che le favole debbano essere anche “viste” e “mostrate”.
Di fronte ai cuori rossi dilaganti e alle frasi rubate a grandi autori, che, snaturate e accartocciate sul cioccolato, sembrano fuori luogo e soprattutto banali, cercare di rispondere con il cinismo sarebbe la soluzione più semplice. Ma quando mai una donna ha cercato la soluzione più semplice?
Riprende la serrata dei tassisti. Il 23 gennaio è partita la seconda trance delle proteste contro le liberalizzazioni del governo Monti. Ogni cambiamento comporta sempre delle perdite che arrecano danni ai molti per agevolare forse i più. Ma perdere delle posizioni conquistate, o ormai ritenute fondamento della propria condizione, è indiscutibilmente difficile.
Eppure ero stata precisa; avevo indicato il posto: la Dorothy Circus Gallery di Roma e avevo anche fatto un’accurata lista di quello che avrei voluto trovare nella mia calza dei regali. I miei cadeaux dovevano essere zuccherini e mielati come caramelle che si sciolgono in bocca lentamente, nessun morso frettoloso avrebbe dovuto accelerare il piacere di quei doni. E non credo di essere stata eccessiva nelle richieste.