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Un cartello bianco che recita ”Ascolto storie d’amore gratis” accoglie il pubblico all’ingresso del Teatrocittà, a Roma.
Seduti in poltrona o in piedi nel foyer gli spettatori si aprono all’invito dei danzatori della compagnia Uscite di Emergenza, che in una sorta di abbraccio sostengono la scritta intenti a catturare racconti di vita per lasciarsi ispirare dal sentimento protagonista della serata: l’amore. Quale data migliore per mostrarsi alla platea se non quella dedicata agli innamorati? È proprio la sera del 14 febbraio scorso infatti che va in scena Ero Filo di Agave, spettacolo di danza contemporanea ideato e creato da Davide Romeo, coreografo della compagnia, che ne ha curato la regia e la coreografia, col sostegno di MarteLive, e il disegno luci insieme a Giovanna Zanchetta.
Lo spring attitude è stato quello che voleva essere, una rassegna di musica di tendenza in Italia, che spesso vuol dire musica che è stata di tendenza qualche anno prima in altri paesi europei. La tendenza è la sensazione di base, quando si osserva il baraccone di un evento come questo. È interessante notare quanto trasversale riesca a essere la proposta artistica, riuscendo a far diventare popolare, per qualche notte, una serie molto lunga di nomi perlopiù sconosciuti, fino a pochi giorni prima, alle migliaia di paganti. D’altra parte il pubblico ha affollato le location dello Spring Attitude per i motivi più svariati, uno su tutti: il dancefloor. Allora cominciamo col dire che questa edizione è stata un evento di successo, dal punto di vista delle presenze. Le persone non si sono fatte pregare e, per quanto il biglietto non fosse economico, seppure giustificato da un cast a cinque stelle (parlo degli alberghi), hanno permesso all’intera kermesse di essere sostenibile.
I Management del dolore post-operatorio il 28 aprile scorso hanno pubblicato il loro terzo album, prodotto da Giulio Ragno Favero per La Tempesta Dischi. Il titolo, “I Love you”, prende spunto dall’omonimo film di Marco Ferreri dove il protagonista, stanco del suo rapporto con le donne, si innamora di un portachiavi con la forma di un volto femminile che al suo fischio risponde dicendogli "I love you!”. Le tracce confezionate dall’ensemble abruzzese sono 11 e diciamo subito che sembra un album di cover autoreferenziale dove la scrittura è al centro dei componimenti, con delle interessanti liriche sul nichilismo di Luca Romagnoli e soci. Due testi sono di altri autori: “Scrivere un curriculum” è tratto dalla poesia del premio Nobel Wislawa Szymborska, mentre “Il mio giovane e libero amore” è tratto da uno scritto anarchico del 1921.
Sono anche le date a fare i viaggi, ma sono numeri che intrappolano, soprattutto quando si parla di viaggi lunghi che raccontano la loro storia sulla complessa natura umana, dove non esistono distinzioni etniche o geografiche... ecco perchè parlare ancora di Cuore di Tenebra, per non intrappolare, ma vedere al di là dei confini seguendo il viaggio fuori dall'Italia e anticipando il Conrad Festival di Cracovia ad ottobre (la Redazione).
C'è qualcosa di profondamente simbolico nella bandiera che rappresenta l'Europa: dodici stelle disposte in circolo che si inseguono l'un l'altra diventando spirale, senza un inizio e senza un fine. In questo disegno le storie si disperdono nella Storia, e diventa difficile riconoscere il discrimine che distingue un Uomo dall'Altro. Ma è necessario farlo?