ROMA- Squadra vincente non si cambia! Ed è una regola che funziona anche a teatro. La direzione artistica del Globe Theatre di Roma lo ha ben capito e per questo sono sei anni che nella sua programmazione presenta Sogno di una notte di mezza estate prodotto dalla compagnia Politeama.
ROMA- “There's such a lot of world to see” cantava Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany, e sono le note di Henry Mancini ad aprire la stagione 2012 del Globe Theatre di Roma.
Pensate ai seni diafani e alle capigliature elaborate delle protagoniste dei quadri di Klimt e poi immaginate un gatto bianco e nero camminarci sopra con fare indolente. Lo vedete accovacciarsi sui capelli rossi di Danae imitando la sua morbidezza e cedendo allo stesso sonno?
Se gli uomini vengono da Marte e le donne da Venere come ci spiegava John Gray nel suo famoso best seller, vedo poca possibilità per un lieto fine. Imparare la lingua di un paese straniero è complicato, figuriamoci quella di un altro pianeta; quindi l’incomunicabilità sarà il mostro cattivo che vincerà sempre?
- Ti ho aspettato mezz’ora, non rispondevi al telefono e me ne sono andato. - Ma ero solo mezz’ora! È normale a Roma, considerati i ritardi e le attese interminabili sotto le pensiline, e poi hai presente Termini? Ti rendi conto che è il cambio della metropolitana ti fa entrare in un dedalo? -Ero sotto casa tua, ti ho aspettato mezz’ora sotto casa tua.
Dal suo mondo buffo che sa diventare inquietante, Diavù, nome d’arte di David Vecchiato, racconta come coordinare tutto quello che fa in un unicum definibile semplicemente arte.
La Bambina Bianca è una favola che racconta la storia di una bambina coraggiosa e pronta ad affrontare un’avventura. La protagonista di questa favola è Nicoletta, no, scusate Nicoletta è il nome dell’illustratrice del libro edito da Arka: Nicoletta Ceccoli è tra le più famosi illustratrici italiane.
Hänsel e Gretel è una delle poche favole dei fratelli Grimm con un lieto fine. Alla fine i due fratellini tornano a casa dal genitore, e la strega brutta e cattiva muore. Ma allora perché Lorenzo Mattotti, per l’edizione della favola edita da Orecchio Acerbo, ha usato il solo nero per raccontare questa favola?
“Si possono avere, sul senso della vita, idee molto diverse e persino opposte…” Se si compra un libro che ha come titolo Il senso della vita, ci si aspetta di avere una risposta chiara, e non dei puntini sospensivi.
Un uccello morto in “/cascate di vomito/”, un manichino coperto di terra, alcuni degli scatti di Matteo Suffritti, vincitore della Sezione Fotografia dell’edizione MArteLive 2011. Il fotografo milanese racconta il suo percorso artistico e le sue scelte di impatto.